Come favorire un buon funzionamento della coppia

Home/Come favorire un buon funzionamento della coppia
Come favorire un buon funzionamento della coppia 2017-06-29T16:42:52+00:00

dinamiche coppia

Come favorire un buon funzionamento della coppia

Quali sono le condizioni per la costituzione di una coppia sana? Perché questo avvenga occorre che si instauri un rapporto tra pari e non un rapporto sbilanciato tra una figura dominante ed un’altra sottomessa. Il rischio di essere abbandonati e rifiutati spinge molte persone ad accettare legami patologici, lesivi dell’autostima.
Imprenscindibile, per evitare difficoltà future, è la separazione psicologica dai rispettivi genitori, nel senso di diventare liberi dai loro giudizi e pregiudizi e  di combattere la loro eventuale intrusività nella vita di coppia.
E’ necessario, inoltre, che ciascun patner abbia sviluppato, oltre alle caratteristiche proprie  del sesso di appartenenza, anche quelle dell’altro sesso, così il rapporto si configurerebbe non  più a due – maschio-femmina – ma a quattro, nel senso che il maschio ha integrato aspetti del femminile e la femmina aspetti del maschile. E’ proprio l’integrazione delle caratteristiche della controparte che rende più agevole la comunicazione e la reciproca comprensione.
Occorre anche evitare di essere una metà, anche al livello delle incombenze quotidiane e materiali, chiedendo all’altro il completamento, ma sforzarsi di diventare un intero, perchè solo così la relazione può cambiare. Il noi può costituirsi solo se c’è un io e un tu, con confini ben definiti.
Per evitare problemi futuri la coppia dovrebbe stabilire delle regole di collaborazione, meglio se esplicitate in quanto quelle implicite possono dare luogo ad equivoci, nei diversi ambiti in cui si troverà ad operare: attività lavorativa di entrambi e fonti di reddito, rapporti intimi, relazioni sociali, educazione dei figli. Regole che possono essere rimesse in discussione, ma assolutamente necessarie per il funzionamento della coppia, come di ogni gruppo.
E’ necessario, anche, che i componenti della coppia siano in grado di affrontare i conflitti che inevitabilmente insorgono nel tempo. A questo compito si sottraggono, in genere, i soggetti che temono delle conseguenze catastrofiche e la rottura del legame per cui ricompongono rapidamente le divergenze senza sviscerarle fino in fondo e questo produce, però, delle conseguenze facilmente immaginabili sul rapporto. Le discussioni non dovrebbero finire con un vincitore e un vinto, ma con una maggiore chiarezza sul tema in questione.
La differenziazione dei patners, lo sviluppo delle potenzialità di ognuno dei due, ciò che Jung chiamava processo individuativo, devono essere incoraggiati all’interno del legame e il progetto individuale dovrebbe potersi coniugare con il progetto di coppia. Se a prevalere è il progetto individuale si rischia la separazione, mentre la simbiosi è il rischio implicito in un progetto solo di coppia.
Perché la coppia funzioni è anche necessario prevedere una intercambiabilità dei ruoli, superando l’insidiosa rigidità, anche in funzione dell’inevitabile cambiamento, con il tempo, dei bisogni e delle esigenze.
I patners, inoltre, dovrebbero avere una buona stima di sé in quanto una bassa autostima, con l’inevitabile insicurezza ad essa connessa e la difficoltà a riconoscere i propri aspetti d’ombra che finiscono con l’essere proiettati sull’altro, è all’origine di molti problemi.